A cura di:
Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione
Web editing:
M. DE MARTINO
Misure d’emergenza per impedire l’introduzione e la diffusione nell’Unione di Anoplophora chinensis(Forster) - Tarlo asiatico
(Decisione di esecuzione 2012/138/UE della Commissione)
Tipologia dell'attività:4 c. Controlli ufficiali previsti da norme nazionali e/o comunitarie, diversi dai Piani specifici comunitari con organizzazione e programmazione regionali
Autorità competenti | ruoli |
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AC Centrale: MIPAAF, Servizio fitosanitario centrale (SFC) (art. 49 D.Lgs. n. 214/2005) | Coordinamento, armonizzazione e vigilanza sull’applicazione dei controlli |
Determinazione degli standard tecnici | |
Determinazione dei requisiti di professionalità e della dotazione minima delle attrezzature per i controlli | |
Notifica alla Commissione e agli altri Stati membri sui risultati delle indagini e sulla comparsa del Tarlo Asiatico Anoplophora chinenis in aree precedentemente indenni, sull'istituzione di zone delimitate e sulle misure adottate per eradicare e contenere l'organismo. | |
AC Regionali: Servizi fitosanitari regionali (SFR) presso i dipartimenti/direzioni agricoltura o presso agenzie delle Regioni e Province Autonome (art. 50 D.Lgs. n. 214/2005) | Pianificazione ed esecuzione dei controlli sulla presenza e diffusione del Tarlo Asiatico nei territori di propria |
Segnalazione al SFC in caso di accertamento delle comparsa del Tarlo Asiatico in aree precedentemente ritenute indenni | |
Istituzione delle zone delimitate, comunicate al SFC trasmettendone le mappe e specificando le misure in esse adottate per l'eradicazione e/o il contenimento dell'organismo. | |
AC Locali: Enti parco | Esecuzione del monitoraggio nei parchi di competenza |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | Il monitoraggio è più intensivo nelle “zone cuscinetto”, cioè nell’area di almeno 2 km che circonda le zone dove è presente l’infestazione. |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | A seconda dello status fitosanitario del territorio, in media 1-3 volte l’anno. |
luogo e momento del controllo | Boschi, giardini, parchi e alberature pubblici e privati dove sono presenti le piante ospiti dell’insetto, definite dalla decisione 2012/138/UE specificare (alberi, tra cui citrus e nocciolo); il monitoraggio può essere effettuato durante tutto l’anno in funzione dei diversi stadi evolutivi, con particolare attenzione alla ricerca delle rosure, evidenti soprattutto in autunno e a fine inverno |
metodi e tecniche | Controlli visivi per determinare la presenza di sintomi dell’infestazione di Tarlo asiatico (fori larvali e di sfarfallamento, esemplari adulti, erosioni di alimentazione degli adulti, rosure di alimentazione delle larve); in caso di sospetta presenza, analisi distruttiva della pianta. |
azioni per i casi di non conformità | Abbattimento immediato delle piante infestate e delle piante che presentano sintomi causati dall’organismo specificato, nonché rimozione completa delle radici; abbattimento di tutte le piante specificate nel raggio di 100 m intorno alle piante infestate |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | I risultati dei controlli, riportati su verbali di sopralluogo e in un DB a livello regionale, sono comunicati al Servizio Fitosanitario Centrale: - immediatamente a seguito di nuovi ritrovamenti dell’insetto; - mediante una relazione annuale entro il 30 aprile |