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Ministero della Salute
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Piano Nazionale Integrato 2011-2014

A cura di:
Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione

Web editing:
M. DE MARTINO



Cap. 3E - Controlli sul Territorio - Colpo di fuoco batterico (Erwinia amylovora) - Presenza e Diffusione

Data di aggiornamento: 14 giugno 2012

ATTIVITA' DI CONTROLLO sulla presenza e diffusione del colpo di fuoco batterico
(Dir. 2000/29/CE, D.M. n. 356 del 10/09/1999)

Controlli ufficiali per assicurare l’assenza del batterio Erwinia amylovora sul territorio italiano riconosciuto “zona protetta” ed applicare le misure di lotta obbligatoria per l’eradicazione di eventuali focolai della malattia

 

Tipologia dell'attività: 4 c. Controlli ufficiali previsti da norme nazionali e/o comunitarie, diversi dai piani specifici comunitari con organizzazione e programmazione regionali

Autorità competentiRuoli
AC Centrale: MIPAAF, Servizio fitosanitario centrale (SFC) (art. 49 D.Lgs. n. 214/2005)Determinazione degli standard tecnici
Coordinamento, armonizzazione e vigilanza sull’applicazione dei controlli
Trasmissione alla Commissione della relazione nazionale obbligatoria sulle zone protette
AC Regionali: Servizi fitosanitari regionali (SFR) presso i dipartimenti/direzioni  agricoltura o presso agenzie delle Regioni e Province Autonome (art. 50 D.Lgs. n. 214/2005)Registrazione dei produttori di piante suscettibili alla malattia e dell’utilizzo del passaporto delle piante ZP
Svolgimento dei controlli fitosanitari in frutteti, vivai e verde pubblico e privato, attraverso le reti regionali di monitoraggio
Analisi del materiale sospetto
Istituzione di zone di sicurezza in caso di individuazione di casi positivi
Imposizione di misure di eradicazione
Predisposizione della relazione obbligatoria sui monitoraggi effettuati annualmente

 

dettagli dell'attività
categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischioI controlli sono effettuati in punti fissi di una rete di monitoraggio progettata in base alla presenza sul territorio di piante suscettibili alla malattia (frutteti e  siepi di rosacee)
frequenza (o criteri per stabilire frequenza)

La rete di monitoraggio va controllata 2 volte all’anno (maggio/luglio - settembre/ottobre)

I vivai che producono specie suscettibili alla malattia vanno controllati almeno una volta all’anno.

Frutteti e verde ornamentale, al di fuori della rete regionale, nei casi in cui vengano segnalati sintomi sospetti.

luogo e momento del controlloI controlli vengono effettuati presso i punti della rete di monitoraggio, presso singoli frutteti, presso parchi e giardini pubblici e privati
metodi e tecnicheControlli visivi con prelievo di eventuali campioni con sintomi sospetti da sottoporre ad analisi di laboratorio.
modalità rendicontazione, verifica e feedback

I dati di monitoraggio sono archiviati in banche dati regionali e sono inviati annualmente, entro il 20 dicembre, al Servizio Fitosanitario Centrale.

Tali dati vengono raccolti e trasmessi entro il 31 dicembre alla Commissione Europea che valuta se esistano le condizioni per il mantenimento della “zona protetta”.





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