A cura di:
Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione
Web editing:
M. DE MARTINO
Il Piano Regionale della Prevenzione Veterinaria, emanato dalla Giunta Regionale con delibera n. 3015 del 15/02/2012, definisce i principi di riferimento, lo scenario, gli obiettivi strategici, i temi prioritari di intervento e gli strumenti attuativi che dovranno caratterizzare la prevenzione veterinaria nei prossimi anni; illustra, in forma coerente e sistematica, le linee di indirizzo della Direzione Generale Sanità alle Aziende Sanitarie Locali per la pianificazione delle attività dei servizi aziendali che si occupano di sicurezza alimentare.
Per il triennio 2012-2014 sono individuati i seguenti obiettivi strategici regionali:
Il raggiungimento degli obiettivi strategici richiede l'attuazione di specifici piani operativi emanati a livello nazionale e comunitario; di seguito si riportano i piani regionali, suddivisi in macroaree:
Autorità competente regionale
Il contesto in cui Regione Lombardia si muove è fondato sui principi formulati dall’acquis comunitario conseguente al “Libro bianco sulla sicurezza alimentare” del 2000 e dalle successive misure che hanno innovato radicalmente la governance della sicurezza alimentare introducendo un modello più coordinato e integrato che spinge anche nella direzione di un sempre maggior dialogo con i consumatori e le altre parti coinvolte.
In questa prospettiva il Piano Regionale della Prevenzione Veterinaria promuove un approccio corale e integrato alla tutela della salute pubblica tra i diversi soggetti che costituiscono il sistema sanitario lombardo, di seguito rappresentati:
Autorità competente locale
Le Aziende Sanitarie Locali costituiscono, insieme ad altri Enti Sanitari e alla Regione, il Sistema Regionale allargato. Istituito in attuazione dell’articolo 48 dello Statuto di autonomia, il Sistema Regionale partecipa alla realizzazione del Programma Regionale di Sviluppo, del Documento Strategico Annuale, del Piano Socio-Sanitario Regionale e del Piano Regionale della Prevenzione Veterinaria, sia uniformando le proprie scelte strategiche agli indirizzi definiti in questi documenti, sia contribuendo direttamente alla realizzazione degli obiettivi operativi attribuiti sulla base delle specifiche competenze istituzionali.
In Lombardia operano 15 Aziende Sanitarie Locali (ASL) istituite, in linea generale, sulla base degli ambiti territoriali provinciali, con la sola eccezione dell’Area Metropolitana milanese e della Provincia di Brescia ove sono state istituite più ASL, in ragione rispettivamente della densità demografica e dell’estensione territoriale.
Competenze
L’Azienda Sanitaria Locale assicura a tutti i cittadini gli obiettivi di salute e benessere definiti dalla Regione Lombardia, come esplicitati nei relativi atti normativi ed amministrativi, costruendo e sviluppando:
salvaguardando la congruenza economico-finanziaria in termini di equilibrio tra domanda prestazioni sanitarie e risorse disponibili.
Organizzazione
Il modello organizzativo delle ASL è definito con l’adozione da parte del Direttore Generale del POA (Piano di Organizzazione Aziendale), che lo approva:
L’assetto organizzativo dell’Azienda Sanitaria Locale si articola in Dipartimenti, Distretti, Aree, Servizi, ed Uffici. Il Dipartimento, costituito da Unità Operative Complesse e/o Semplici di particolare specificità, è l’articolazione organizzativa che raggruppa un insieme omogeneo di attività complesse e semplici che richiedono una programmazione ed un coordinamento unitario. Nella fattispecie le strutture aziendali che si occupano di sicurezza alimentare sono le seguenti:
Sistemi informatici specializzati, impianti e servizi di laboratorio, di diagnostica, di ricerca e di formazione disponibili
Il Sistema Regionale allargato degli Enti Sanitari si avvale dell’infrastruttura informatica, nonché della collaborazione e del supporto tecnico-scientifico di diverse organizzazioni come seguito descritto:
Sistema informativo veterinario integrato (SIVI)
Il Sistema Informativo Veterinario Integrato (SIVI) è costituito da un insieme dedicato di componenti (hardware e software) per la gestione dei flussi informativi generati dalle attività di prevenzione veterinaria. La relativa architettura informatica è articolata in banche dati che interagiscono e si completano tra loro; il portale della veterinaria rappresenta il punto di accesso di un sistema a rete funzionale al governo delle attività di competenza della sanità pubblica veterinaria.ù
Le singole componenti del SIVI hanno la funzione di supportare:
Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale (OEVRL)
L’ Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale della Lombardia, costituito nell’ambito dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, è una struttura specializzata e complessa che, attraverso professionalità multidisciplinari (Veterinari con competenze biostatistiche, Programmatori e Personale Tecnico ad elevata specializzazione), provvede ad analizzare i dati epidemiologici e di attività dei Dipartimenti veterinari.
Annualmente, sulla base dei dati raccolti ed elaborati, l’OEVRL redige il “quadro di contesto regionale della Sanità Pubblica veterinaria” nel quale sono raccolti i dati epidemiologici di pertinenza regionale. Il quadro di contesto permette di evidenziare le condizioni in essere e le tendenze per diversi indici produttivi e sanitari, ambiti di forza e aree di criticità e costituisce pertanto uno dei documenti di riferimento per la programmazione dell’attività sia a livello regionale sia a livello locale.
Osservatorio Statistico Regionale della Prevenzione Veterinaria
L’Osservatorio Statistico Regionale della Prevenzione Veterinaria, attivato in collaborazione con Éupolis, è chiamato ad avviare un sistema complesso e strutturato di rilevazione dati, collegato organicamente agli obiettivi strategici definiti dal Piano Regionale della Prevenzione Veterinaria.
In questa prospettiva l’Osservatorio si propone di approfondire e restituire una conoscenza sistematica:
Formazione regionale e aziendale
La D.G. Sanità emana atti di indirizzo finalizzati a orientare i piani di formazione, sia a livello regionale che a livello territoriale. In quest’ambito viene predisposto il piano annuale della formazione, che coinvolge il personale regionale e, per le materie di interesse comune, il personale delle Aziende Sanitarie Locali. Le singole ASL predispongono il Piano Aziendale della formazione sulla base di specifiche linee di indirizzo regionali e sulla base del fabbisogno di formazione rilevato a livello aziendale.
Rientra in quest’ambito l’attivazione del sistema di formazione ECM, la collaborazione con l'Università degli Studi di Milano Facoltà di Medicina Veterinaria e con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna.
La comunicazione
La comunicazione, parte integrante dell'azione delle pubbliche amministrazioni lombarde, assicura l'apertura di adeguati canali comunicativi, avvalendosi anche delle reti e di tutte le risorse tecnologiche disponibili. In questo contesto promuove iniziative tese a coinvolgere gli stakeholder sia nella fase di programmazione delle politiche sanitarie, sia sui risultati raggiunti dagli attori del sistema sanitario regionale.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia
L’Istituto Zooprofilattico garantisce alla Regione il supporto tecnico scientifico per la valutazione e la gestione dei rischi in materia di sanità animale e sicurezza alimentare. Tale impegno si concretizza da un lato attraverso attività consolidate di tipo analitico, dall’altro in attività più specifiche e a valenza strategica di supporto al processo di programmazione regionale e territoriale.
L’Università degli Studi di Milano Facoltà di Medicina Veterinaria
L’Università degli Studi di Milano, oltre a collaborare direttamente alle attività di ricerca già ri-chiamate nel relativo paragrafo, è chiamata a svolgere un ruolo formativo nelle specifiche aree di competenza.
I docenti e i ricercatori della Facoltà di Medicina Veterinaria, nel processo di valorizzazione delle eccellenze promosso da Regione Lombardia nell’ambito della collaborazione con gli attori del sistema formativo regionale, forniscono supporto formativo di base e specialistico al personale del Servizio Sanitario Regionale.
In particolare inoltre assicura il sostegno tecnico scientifico per lo sviluppo dei modelli predittivi.
La Ricerca
L’attività di ricerca va intesa innanzitutto come strumento di supporto per una sempre migliore comprensione delle diverse problematiche che emergono di volta in volta dal territorio e/o che necessitano di approfondimenti. Obiettivo è quindi quello di acquisire maggiori e più specifiche conoscenze per migliorare l’efficacia degli interventi di prevenzione sanitaria. Tale attività privilegia la più ampia interdisciplinarietà, a maggior ragione considerando le diverse implicazioni a livello di sanità animale, umana ed ambientale e la sempre più stretta interfaccia animali-uomo-ambiente con conseguente pressante necessità di rilanciare concretamente l’attività di prevenzione. Nel corso del prossimo triennio saranno sviluppati i seguenti progetti di ricerca:
Piano di controllo delle temperature degli alimenti da mantenere in regime di temperatura controllata in fase di vendita al dettaglio (2012)
Attività di controllo ufficiale (Reg. (CE) n. 882/04 – D.lgs 193/07)
Macroarea: Alimenti
Settore: Sicurezza e Nutrizione
Tipologia dell'attività: 5 Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | ruoli |
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AC Regionali: Regione Lombardia DG Sanità U.O. Veterinaria | Ente di governo con funzioni di pianificazione, monitoraggio valutazione e verifica delle prestazioni sanitarie erogate dalle ASL |
AC Locali: Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL della Regione Lombardia | Programmazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie pianificate dalla Regione |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | Controllo delle condizioni di conservazione, esposizione e vendita degli alimenti (carni, preparazioni di carne, prodotti a base di carne e di latte) da mantenere in regime di temperatura controllata che, per la loro natura, necessitano di essere mantenuti in regime di refrigerazione. |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | Verifiche da effettuare dal 01/05/2012 al 30/09/2012. La numerosità campionaria è stabilita dal “Piano di controllo delle temperature degli alimenti da mantenere in regime di temperatura controllata in fase di vendita al dettaglio” (totale controlli pianificati: 2.460) |
luogo e momento del controllo | Esercizi di vendita al dettaglio. |
metodi e tecniche | Ispezione mediante:
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modalità rendicontazione, verifica e feedback | Registrazione nel Sistema Informativo Veterinario dei risultati della verifica (valore della temperatura rilevata del prodotto e dell’ambiente) e se del caso:
Verifica del mantenimento della catena del freddo. |
Piano di sorveglianza sulla prevalenza di L. monocytogenes in formaggi molli di produzione nazionale ed estera (2011 e 2012)
Attività di Controllo Ufficiale (Reg. (CE) n. 882/04 – D.lgs 193/07)
Macroarea: Alimenti
Settore: Sicurezza e Nutrizione
Tipologia dell'attività: 5 Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | ruoli |
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AC Regionali: Regione Lombardia DG Sanità U.O. Veterinaria | Ente di governo con funzioni di pianificazione, monitoraggio valutazione e verifica delle prestazioni sanitarie erogate dalle ASL |
AC Locali: Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL della Regione Lombardia | Programmazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie pianificate dalla Regione |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | Piano di sorveglianza sulla prevalenza di L. monocytogenes in formaggi molli di produzione nazionale ed estera |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | Piano di campionamento biennale (2011 e 2012) per complessivi 1.824 campioni di cui 365 presso la produzione e 1.459 presso gli esercizi di commercializzazione al dettaglio. |
luogo e momento del controllo | Stabilimenti di produzione su prodotti immediatamente prima dell’immissione in commercio. Prodotti, quanto più possibile prossimi al termine della vita commerciale, in vendita presso esercizi di commercio al dettaglio. |
metodi e tecniche | Campionamento ufficiale – Analisi quali e quantitativa come da Reg. (CE) n. 2073/05 e successive modifiche e integrazioni |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | Registrazione nel Sistema Informativo Veterinario dei risultati dei controlli e se del caso:
La corretta applicazione del piano nelle sue diverse componenti sarà oggetto di verifica da parte della U.O. Veterinaria regionale sia mediante verifica dei dati caricati nei sistemi informativi, sia nell’ambito del piano regionale degli audit svolti sulle Autorità competenti locali. |
Piano di controllo sulla qualità igienica dei prodotti a base di latte ottenuti nei caseifici degli alpeggi della Regione Lombardia
Attività di Controllo Ufficiale (Reg.(CE) 852/04 – Reg.(CE) 853/04 D.lgs 193/07)
Macroarea: Alimenti
Settore: Sicurezza e Nutrizione
Tipologia dell'attività: 5 Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | ruoli |
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AC Regionali: Regione Lombardia DG Sanità U.O. Veterinaria | Ente di governo con funzioni di pianificazione, monitoraggio valutazione e verifica delle prestazioni sanitarie erogate dalle ASL |
AC Locali: Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL della Regione Lombardia | Programmazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie pianificate dalla Regione |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | Controllo finalizzato a verificare le condizioni igienico-sanitarie dei caseifici presenti negli alpeggi della Regione Lombardia, la qualità igienica e le caratteristiche di processo dei prodotti a base di latte ivi ottenuti attraverso la conduzione delle seguenti attività:
Livello di rischio assegnato ad ogni singolo impianto |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | Conduzione di un sopralluogo in circa il 33% degli impianti presenti (124 strutture sulle 371 presenti). Presso ogni impianto sottoposto a controllo devono essere condotti campioni di acqua, burro, formaggi a breve o nulla stagionatura |
luogo e momento del controllo | Caseifici in alpeggi da giugno a settembre 2012 |
metodi e tecniche |
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modalità rendicontazione, verifica e feedback | Le attività di controllo e i provvedimenti adottati devono essere registrati nel Sistema Informativo Veterinario Integrato. Verrà redatta una relazione annuale dalla U.O. Veterinaria |
Piano di sorveglianza sulla prevalenza di Salmonella spp. in prodotti a base di carne (insaccati crudi) di produzione nazionale prelevati presso gli stabilimenti di trasformazione (2012-2013)
Attività di Controllo Ufficiale (Reg. (CE) n. 882/04 – D.lgs 193/07)
Macroarea: Alimenti
Settore: Sicurezza e Nutrizione
Tipologia dell'attività: 5 - Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | ruoli |
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AC Regionali: Regione Lombardia DG Sanità U.O. Veterinaria | Ente di governo con funzioni di pianificazione, monitoraggio valutazione e verifica delle prestazioni sanitarie erogate dalle ASL |
AC Locali: Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL della Regione Lombardia | Programmazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie pianificate dalla Regione |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | Piano di sorveglianza sulla presenza di Salmonella spp. in prodotti a base di carne (insaccati) crudi a breve (inferiore 60 gg.) o brevissima stagionatura effettuate presso i luoghi di produzione al termine delle operazioni di lavorazione e prima dell’immissione in commercio |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | Campionamento di prodotti da condurre dal 01/03/2012 al 30/11/2013. La numerosità campionaria è stabilita dal “Piano regionale di sorveglianza sulla presenza di Salmonella” (controlli pianificati nei due anni: n. 1.824) |
luogo e momento del controllo | Stabilimenti di trasformazione per la produzione di prodotti a base di carne. |
metodi e tecniche | Sono oggetto di campionamento gli insaccati crudi, freschi e stagionati, denominati “salame”, “salsiccia”, “salsiccia fresca” o altro, per i quali l’OSA interessato dichiara essere state completate le fasi di preparazione e/o produzione e verifiche previste in corso di produzione, come da piano di autocontrollo.L’analisi verrà condotta sia con metodica qualitativa (i risultati saranno espressi in termini di presenza / assenza di salmonella spp. in 125 g – 5 u.c di 25 g), sia quantitativa. Accanto alla valutazione della prevalenza di salmonella, verranno numerate anche le colonie di enterobatteri (enterobatteriaceae) |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | Registrazione nel Sistema Informativo Veterinario dei risultati dei controlli e se del caso:
Verrà anche valutata la possibile relazione tra entero- batteriacee e Salmonella spp. La corretta applicazione del piano nelle sue diverse componenti sarà oggetto di verifica da parte della UO Veterinaria regionale sia mediante verifica dei dati caricati nei sistemi informativi, sia nell’ambito del piano regionale degli audit |
Piano di sorveglianza sulla prevalenza di micotossine nelle materie prime di origine vegetale destinate alla alimentazione zootecnica
Attività di Controllo Ufficiale (Reg.(CE) 852/04 – Reg.(CE) 853/04 – Reg. (CE) 183/2005)
Macroarea: Mangimi
Tipologia dell'attività: 5 - Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | ruoli |
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AC Regionali: Regione Lombardia DG Sanità U.O. Veterinaria | Ente di governo con funzioni di pianificazione, monitoraggio valutazione e verifica delle prestazioni sanitarie erogate dalle ASL |
AC Locali: Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL della Regione Lombardia | Programmazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie pianificate dalla Regione |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | la presenza di micotossine nelle materie prime di origine vegetale destinate all’alimentazione zootecnica prodotte e/ o commercializzate in Regione Lombardia, in particolare quelle per cui il limite di legge non è ancora definito |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | n. 107 campionamenti di:
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luogo e momento del controllo | Allevamenti, mangimifici, magazzini di stoccaggio, essiccatori. |
metodi e tecniche | Campionamento ufficiale in unica aliquota |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | Rendicontazione mediante registrazione in tabella appositamente predisposta. |
Piano di controllo della malattia di Aujeszky in Regione Lombardia: verifica attuazione del piano vaccinale
Attività di Controllo Ufficiale - (DDUO 10784/2011)
Macroarea: Sanità Animale
Settore: Malattie infettive
Tipologia dell'attività: 5 Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | ruoli |
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AC Regionali: Regione Lombardia DG Sanità U.O. Veterinaria | Ente di governo con funzioni di pianificazione, monitoraggio valutazione e verifica delle prestazioni sanitarie erogate dalle ASL |
AC Locali: Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL della Regione Lombardia | Programmazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie pianificate dalla Regione |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | Ad integrazione della attività di sorveglianza prevista dalla norma nazionale, si è ritenuto opportuno predisporre uno specifico piano di controllo regionale al fine di verificare la corretta effettuazione della profilassi immunizzante nei confronti della Malattia di Aujeszky. Ciò in considerazione del fatto che la vaccinazione risulta essere lo strumento più efficace per ridurre la prevalenza dell’infezione negli allevamenti suini. |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | Verifiche effettuate contestualmente ad altre attività di controllo programmate o ogni qualvolta siano rilevate non conformità che facciano sospettare un Piano vaccinale disatteso o comunque non adeguatamente attuato. |
luogo e momento del controllo | Allevamenti suini da riproduzione e da ingrasso (esclusi quelli a carattere familiare) |
metodi e tecniche |
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modalità rendicontazione, verifica e feedback | Registrazione in SIV dei controlli sierologici e documentali. Registrazione in BDR/BDN delle informazioni relative a:
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Piano di verifica delle norme di biosicurezza negli allevamenti suini e avicoli
Attività di Controllo Ufficiale (DDS 5923/2099; DDUO 3009/2011)
Macroarea: Sanità Animale
Settore: Malattie Infettive
Tipologia dell'attività: 5 Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | ruoli |
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AC Regionali: Regione Lombardia DG Sanità U.O. Veterinaria | Ente di governo con funzioni di pianificazione, monitoraggio valutazione e verifica delle prestazioni sanitarie erogate dalle ASL |
AC Locali: Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL della Regione Lombardia | Programmazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie pianificate dalla Regione |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | Il rispetto delle norme di biosicurezza risulta essere molto importante al fine di prevenire l’ingresso delle malattie negli allevamenti. In tal senso, le modalità di allevamento e/o flussi commerciali possono costituire cmq un fattore di rischio importante. |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | Le verifiche devono essere effettuate negli: allevamenti suini: tutti quelli da riproduzione e in quelli da ingrasso ritenuti più sa rischio allevamenti avicoli: tutti gli svezzatori/commercianti; tutti gli allevamenti avicoli intensivi presenti nella ex area di vaccinazione; tutti gli allevamenti di tacchini e lunga vita nel restante territorio. I controlli devono essere effettuati almeno una volta all’anno; negli allevamenti avicoli che effettuato commercio extra regionale e/o partecipano fiere/mostre/mercati i controlli devono essere fatti almeno 2 volte l’anno |
luogo e momento del controllo | Allevamenti suini e avicoli anche contestualmente ad altre attività (es. monitoraggio sierologico) |
metodi e tecniche | Le verifiche devono essere condotte verificando il rispetto dei requisiti strutturali e gestionali previsti dalla norma. |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | Registrazione in SIV delle verifiche effettuate e relativo esito. |
Piano di controllo e sorveglianza nei confronti della agalassia contagiosa ovi-caprina
Attività di Controllo Ufficiale ( DDUO 10971/2010)
Macroarea: Sanità Animale
Settore: Malattie Infettive
Tipologia dell'attività: 5 Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | ruoli |
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AC Regionali: Regione Lombardia DG Sanità U.O. Veterinaria | Ente di governo con funzioni di pianificazione, monitoraggio valutazione e verifica delle prestazioni sanitarie erogate dalle ASL |
AC Locali: Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL della Regione Lombardia | Programmazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie pianificate dalla Regione |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | L’agalassia contagiosa risulta essere un importante problema sanitario ed economico soprattutto negli allevamenti caprini da latte. Difficoltà nella gestione sanitaria del problema sono anche determinate da una normativa nazionale obsoleta. |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | In relazione alla situazione epidemiologica e modalità di allevamento |
luogo e momento del controllo | Allevamenti ovi-caprini, secondo una programmazione annuale, in occasione delle movimentazioni e in seguito ad eventuali focolai |
metodi e tecniche | Campionamento Ufficiale:
Profilassi immunizzante Procedure per la gestione del focolaio |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | Registrazione in SIV degli eventuali focolai |
Rete di monitoraggio sullo stato sanitario del patrimonio apistico e le cause degli episodi di moria e spopolamento degli alveari in Regione Lombardia (2012)
Attività di Controllo Ufficiale (Decreto DGS n. 4120 del 28/04/2009)
Macroarea: Sanità Animale
Settore: Malattie infettive
Tipologia dell'attività: 5 Attività di monitoraggio ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | ruoli |
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AC Regionali: Regione Lombardia DG Sanità U.O. Veterinaria DG Agricoltura | Ente di governo con funzioni di pianificazione, monitoraggio valutazione e verifica delle prestazioni sanitarie erogate dalle ASL |
AC Locali: Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL della Regione Lombardia | Programmazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie pianificate dalla Regione |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | La sorveglianza è prevista su alveari di apicoltori, distribuiti sul territorio regionale in funzione della copertura omogenea e nelle zone a maggior vocazione apistica, al fine di indagare le cause di spopolamento degli alveari e della moria di api |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | Controlli periodici (5 annuali) in apiari di apicoltori che hanno volontariamente aderito al piano. |
luogo e momento del controllo | Apiari con postazione fissa a cadenza stabilita |
metodi e tecniche | Sopralluogo, raccolta di informazioni, campionamento di materiale biologico e prodotti dell’alveare (miele, cera, polline) per il controllo della presenza di agenti patogeni o di contaminanti. |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | I tecnici del settore apistico effettuano mediante un sopralluogo la raccolta dati circa le condizioni degli alveari degli apiari sotto controllo secondo un preciso ed uniforme questionario.
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Piano di sorveglianza per Streptococcus agalactiae nel latte alla stalla
Attività di Controllo Ufficiale (Reg.(CE) 852/04 – Reg.(CE) 853/04 - D.lgs 193/07)
Macroarea: Sanità Animale
Settore: Malattie infettive
Tipologia dell'attività: 5 - Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | ruoli |
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AC Regionali: Regione Lombardia DG Sanità U.O. Veterinaria | Ente di governo con funzioni di pianificazione, monitoraggio valutazione e verifica delle prestazioni sanitarie erogate dalle ASL |
AC Locali: Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL della Regione Lombardia | Programmazione ed erogazione delle prestazioni sanitarie pianificate dalla Regione |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | Individuazione delle aziende positive al test TKT, prova selettiva per lo streptococcus agalactiae nel latte di massa .Definizione di un programma volontario di risanamento e di controllo dell’infezione |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | A tutte le aziende di produzione latte della Regione verrà richiesta l’adesione ad un piano di controllo nei confronti dello streptococcus agalactiae. In esito a ciò verranno effettuati campioni di latte di massa , a cadenza semestrale da analizzare per la ricerca del patogeno. |
luogo e momento del controllo | Allevamenti di produzione latte della Regione Lombardia che aderiscono volontariamente al piano |
metodi e tecniche | Esami sul latte di massa (contestualmente al ring test) Individuazione aziende negative, applicazione norme di biosicurezza Individuazione aziende positive, protocollo di risanamento con liberi professionisti ed associazioni di categoria Verifica della correttezza provvedimenti assunti |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | Registrazione nel Sistema Informativo Veterinario degli esiti analitici. Valutazione degli indicatori relativi a :
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Autorità responsabile
La costituzione del Sistema regionale allargato con gli Enti territoriali sanitari (Legge Regionale 27 dicembre 2006 , n. 30 e s.m.i.) come un sistema armonico e coordinato chiamato ad attuare la politica regionale in materia di sanità pubblica veterinaria, rappresenta la traduzione organizzativa dei principi di semplificazione e razionalizzazione delle attività di governo, sanciti nel documento approvato dal Consiglio Regionale con la D.c.r. del 28 settembre 2010 - n. IX/56 “Programma Regionale di Sviluppo della IX legislatura”.
In tale contesto la funzione di verifica posta in capo alla Regione, nell’accezione conferitagli dalla riforma Costituzionale, dalla Legislazione regionale e dai nuovi regolamenti dell’Unione Europea, è sostanzialmente assimilabile all’attività di controllo interno di qualsiasi organizzazione, pubblica o privata, ben gestita, effettuata da un organismo individuato ad hoc per garantire il corretto svolgimento dei processi di cui è responsabile l’organizzazione stessa.
A tal fine la Regione demanda all’U.O. Veterinaria, attraverso i provvedimenti organizzativi della IX Legislatura, la Funzione di controllo negli ambiti di seguito esplicitati.
Obiettivi Generali
Quadro normativo di riferimento
Per quanto non esplicitamente indicato si rimanda alle norme specifiche di settore.
Aree di valutazione
Al fine di assicurare il necessario collegamento della pianificazione delle attività aziendali con gli obiettivi declinati dal PRS l’U.O. Veterinaria ha fornito alle ASL apposite indicazioni negli ambiti di programmazione di seguito rappresentati che costituiranno pertanto area di valutazione degli audit:
Sicurezza degli alimenti di origine animale |
Sanità e benessere animale |
Mangimi ed alimenti zootecnici |
Sottoprodotti di origine animale |
Tutela sanitaria degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo |
Anche la modalità di Pianificazione aziendale delle attività costituisce area di valutazione trasversale secondo i seguenti criteri:
attuazione di un piano della comunicazione delle attività programmate e dei risultati conseguiti.
Metodologia di svolgimento degli audit
La “U.O. Veterinaria”, articolazione organizzativa della Regione Lombardia - Direzione Generale Sanità - rappresenta l’Autorità Competente Regionale, di seguito ACR, in materia di programmazione, coordinamento, verifica e controllo delle attività inerenti la Sanità Pubblica Veterinaria.
In questa prospettiva applica alle proprie attività di controllo modalità e criteri operativi definiti in un apposito Manuale Operativo del controllo ufficiale pubblicato sul portale istituzionale della D.G. Sanità. Esso recepisce i principi e i criteri del Reg. (CE) n. 882/2004, del Reg. (CE) n. 854/2004 e della Decisione 2006/677/CE; viene aggiornato in funzione delle strategie della Giunta Regionale, della Direzione Generale Sanità, dell’ACR e delle eventuali osservazioni e prescrizioni dell’Organismo di Ispezione della Commissione Europea.
Le attività di controllo sono orientate al perseguimento dei seguenti obiettivi:
Tutto il personale assegnato all’ACR è informato sulla politica della qualità dell’U.O. Veterinaria e partecipa al perseguimento della stessa attraverso il raggiungimento degli obiettivi definiti in termini di qualità e di miglioramento continuo. A tal fine, il Dirigente dell’ACR adotta opportune misure preventive affinché il Sistema Qualità descritto dal Manuale Operativo del controllo ufficiale sia efficacemente e costantemente applicato e si riserva di intervenire ogni qual volta si rende necessario al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi in termini di qualità. |
Sezione A - Rispetto dei criteri operativi
Meccanismi di verifica destinati a garantire la qualità, l’imparzialità, la coerenza e l’efficacia dei controlli ufficiali a tutti i livelli, nell’ambito delle autorità competenti e tra di loro, anche all’interno di tutte le autorità regionali e/o locali;
La verifica viene assicurata attraverso il sistema regionale di auditing che si articola in:
Meccanismi posti in essere per garantire che controlli ufficiali efficaci ed appropriati siano effettuati sugli animali, gli alimenti, i mangimi e i vegetali, in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione, e sull’utilizzazione di mangimi;
Il processo di programmazione dei controlli ufficiali è governato dalla Regione che approva, a tal fine, il Piano Regionale della Prevenzione Veterinaria pubblicato sul portale istituzionale della D.G. Sanità. Esso comprende le linee di indirizzo della Direzione Generale Sanità alle A.S.L. per la pianificazione delle attività dei servizi aziendali che si occupano di sicurezza alimentare.
Che tutte le autorità competenti dispongano di laboratori aventi un’adeguata capacità per effettuare gli esami, nonché di personale debitamente qualificato e sperimentato in numero sufficiente per poter eseguire i controlli ufficiali e rispettare gli obblighi di controllo in modo efficace ed effettivo, ovvero abbiano accesso a tali laboratori (...);
La capacità di laboratorio dell’Autorità Competente Regionale e delle Autorità Competenti Territoriali (Aziende Sanitarie Locali) è assicurata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente e dai laboratori aziendali di sanità pubblica.
Che siano adottate misure per fare in modo che, quando i controlli ufficiali sono effettuati da personale esterno o contrattuale, queste persone abbiano lo stesso grado di indipendenza e di responsabilità del personale permanente nell’esecuzione dei loro compiti di controllo ufficiale;
Le modalità di svolgimento dei controlli ufficiali, unitamente ai processi di formazione, aggiornamento e assegnazione degli incarichi del personale preposto all’attuazione dei controlli è governato dal Manuale operativo delle Autorità Competenti Locali, pubblicato sul portale istituzionale della D.G. Sanità.
Che tutte le autorità competenti dispongano di impianti e attrezzature appropriati e correttamente mantenuti in efficienza tali da consentire al personale di effettuare i controlli ufficiali in modo efficace ed effettivo (...);
Il Manuale operativo delle Autorità Competenti Locali, pubblicato sul portale istituzionale della D.G. Sanità, definisce il profilo organizzativo delle Aziende Sanitarie Locali, la dotazione strumentale di supporto per lo svolgimento delle attività nonché le procedure per una corretta gestione delle stesse in termini di manutenzione, taratura e modalità di utilizzazione.
Sezione B - Procedure documentate ed Istruzioni operative
Lo svolgimento dei controlli ufficiali avviene in conformità alle modalità operative codificate nel:
pubblicati sul portale istituzionale della D.G. Sanità.
Istruzione Operativa per il Rilievo della Temperatura di Alimenti
Sezione C - Registrazioni dei Controlli Ufficiali
Le modalità di registrazione dei controlli ufficiali sono regolamentate con le procedure di governo del Sistema Informativo Veterinario descritto nel capitolo 4 del presente documento.