A cura di:
Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione
Web editing:
M. DE MARTINO
Gli obiettivi strategici del Piano Regionale Integrato (PRI) sono stabiliti tenuto conto delle indicazioni contenute nel Decreto n. 9/2011 del Commissario ad acta per il Piano di Rientro e in considerazione delle raccomandazioni espresse nel report del Ministero della Salute a seguito dell’Audit sul sistema sanitario regionale del novembre 2009. Nel periodo 2011-2014 gli obiettivi strategici regionali sono i seguenti:
Il P.R.I. prevede la redazione di:
In questo quadro, nell’ambito del procedimento per la valutazione degli obiettivi dei Direttori Generali e, a cascata, dei Direttori della Prevenzione, dei Servizi di alimentazione e nutrizione e dei Servizi di sanità animale, di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche e di igiene della produzione e commercializzazione degli alimenti di origine animale, saranno valutati i risultati di perseguimento degli obiettivi strategici e operativi del PRI.
Gli obiettivi strategici del Piano Regionale Integrato (PRI) sono stabiliti tenuto conto delle indicazioni contenute nel Decreto n. 9/2011 del Commissario ad acta per il Piano di Rientro e in considerazione delle raccomandazioni espresse nel report del Ministero della Salute a seguito dell’Audit sul sistema sanitario regionale del novembre 2009. Nel periodo 2011-2014 gli obiettivi strategici regionali sono i seguenti:
In questo quadro, nell’ambito del procedimento per la valutazione degli obiettivi dei Direttori Generali e, a cascata, dei Direttori della Prevenzione, dei Servizi di alimentazione e nutrizione e dei Servizi di sanità animale, di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche e di igiene della produzione e commercializzazione degli alimenti di origine animale, saranno valutati i risultati di perseguimento degli obiettivi strategici e operativi del PRI.
Piano di monitoraggio sulla conformità degli alimenti importati da paesi terzi alle norme sanitarie e commerciali (Piano di monitoraggio SEZ. 2.3.6.f) del P.R.I.)
Macroarea: ALIMENTI
Settore: SICUREZZA E NUTRIZIONE
Tipologia dell'attività: 5 - Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | Ruoli |
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AC Regionali: Assessorato alla Sanità – Settore Veterinario e Settore Assistenza Sanitaria – Osservatorio Regionale per la Sicurezza Alimentare (ORSA) | Programmazione dei controlli ed individuazione delle procedure di controllo |
AC Locali: AA.SS.LL. – Servizi Veterinari e SIAN | Pianificazione e svolgimento delle attività di controllo |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | La Regione Campania ha istituito un sistema di categorizzazione di rischio delle imprese in cui ogni tecnica di controllo influisce come dato storico sulla categorizzazione delle stesse. Il punto 0 è rappresentato dalla ispezione con la tecnica della sorveglianza durante la quale viene sottoposta a verifica tutta l’impresa e, tramite una check list, viene assegnato un punteggio da cui discende la categoria di rischio. Per ogni categoria sono previsti ulteriori controlli ufficiali il cui punteggio delle non conformità contribuisce come dato storico al punteggio della prossima check list della sorveglianza. Il numero e il tipo di controlli si effettuano in base alla categoria di rischio, la quale può variare nel tempo. |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | La pianificazione dei controlli (frequenza e tecnica) viene operata in base alla categoria di rischio dell’impresa. |
luogo e momento del controllo | commercializzazione - annuale |
metodi e tecniche | Ispezioni o audit delle imprese a vocazione “etnica” nella fase di deposito all’ingrosso, vendita al consumatore finale e somministrazione |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | Rendicontazione: tramite GISA Verifica quantitativa: effettuata a livello A.S.L. e dai Settori Veterinario ed Assistenza Sanitaria semestralmente Verifica qualitativa: da parte dei sistemi di controllo delle singole AA.SS.LL. Feedback: analisi del rischio scaturito dall’identificazione e dallo studio, da parte dei Settori Regionali e dell’ORSA, delle non conformità |
Piano di monitoraggio per diossine e pcb diossino-simili in latte e mangimi (Piano di monitoraggio SEZ. 2.3.6.d del P.R.I.)
Macroarea: ALIMENTI
Settore: SICUREZZA E NUTRIZIONE
Tipologia dell'attività: 5 - Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | Ruoli |
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| Programmazione dei controlli, individuazione delle procedure di controllo, individuazione e procedurizzazione delle emergenze e delle positività |
AC Locali: AA.SS.LL. – Servizi Veterinari –ARPAC | Pianificazione e svolgimento delle attività di controllo |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | Il monitoraggio è in corso già da due anni e dai dati finora analizzati si è stabilito che in tutte le Province il rischio è basso con gravità alta, tranne le Province di Caserta e Napoli dove il rischio è alto. Pertanto sulla pianificazione del piano più che la categoria di rischio delle imprese, inciderà la categorizzazione di rischio dei territori. |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | In base al livello di rischio provinciale |
luogo e momento del controllo | Produzione primaria e trasformazione |
metodi e tecniche | Verifiche (check list) e campionamenti per analisi |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | Rendicontazione: tramite GISA e tramite consuntivo del Gruppo Regionale Verifica quantitativa: effettuata dal Settore Veterinario a fine anno Verifica qualitativa: da parte dei sistemi di controllo delle singole AA.SS.LL. Feedback: analisi del rischio scaturito dall’identificazione e dallo studio, da parte del Settore Veterinario e dell’Osservatorio Regionale sulla Sicurezza Alimentare, delle eventuali positività |
Piano di monitoraggio sui prodotti lattiero caseari derivati da latte di bufala (Legge Regionale 3/05).
Macroarea: ALIMENTI
Settore: SICUREZZA E NUTRIZIONE
Tipologia dell'attività: 5 - Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | Ruoli |
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AC Regionali: Assessorato alla Sanità – Settore Veterinario | Programmazione dei controlli ed individuazione delle procedure di controllo |
AC Locali: AA.SS.LL. – Servizi Veterinari | Pianificazione e svolgimento delle attività di controllo |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | La pianificazione viene operata in base ad un solo fattore della categorizzazione di rischio, quale l’entità produttiva |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | n. 1 campione ogni 10 quintali di prodotto per le imprese che trasformano latte bufalino |
luogo e momento del controllo | Imprese che trasformano latte bufalino e imprese che commercializzano prodotti a base di latte di bufala prodotti in Campania |
metodi e tecniche | verifiche e campionamenti per esami chimici, fisici e microbiologici, nonché controlli ispettivi e morfologici, dei prodotti derivati dal latte di bufala (prodotti trasformati di esclusiva provenienza bufalina o prodotti trasformati partendo da una miscela di latti in cui sia però preponderante quello bufalino) quali mozzarelle, mozzarelle di bufala campana, ricotta etc. |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | Rendicontazione: tramite GISA e tramite consuntivo dell’IZSM Verifica quantitativa: effettuata dal Settore Veterinario a fine anno Verifica qualitativa: da parte dei sistemi di controllo delle singole AA.SS.LL. Feedback: analisi del rischio scaturito dall’identificazione e dallo studio, da parte del Settore Veterinario e dell’Osservatorio Regionale sulla Sicurezza Alimentare, delle non conformità |
Piano di monitoraggio sulla presenza dell’Ostreopsis ovata e delle sue tossine nei molluschi, crostacei e gasteropodi ed echinodermi (Piano di monitoraggio SEZ. 2.3.6.f del P.R.I.)
Macroarea: ALIMENTI
Settore: SICUREZZA E NUTRIZIONE
Tipologia dell'attività: 5 - Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | Ruoli |
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AC Regionali: Gruppo di Coordinamento Regionale (GCR) per la gestione del rischio conseguente alla presenza di Ostreopsis ovata.
| Programmazione dei controlli, individuazione delle procedure di controllo, individuazione e procedurizzazione delle emergenze e delle positività |
AC Locali: AA.SS.LL. – Servizi Veterinari –ARPAC - Stazione Zoologica Anton Dorhn; | Pianificazione e svolgimento delle attività di controllo |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | la categorizzazione del rischio è relativa alle diverse tipologie di aree costiere: quelle considerate più a rischio sono le aree destinate alla balneazione ed alla piccola pesca costiera |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | Quindicinale per ogni Comune costiero con frequenza variabile in caso di positività |
luogo e momento del controllo | Produzione primaria in aree destinate alla balneazione ed alla piccola pesca costiera |
metodi e tecniche | Verifiche e campionamenti per analisi; controlli ispettivi dell’ambiente marino |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | Rendicontazione: tramite GISA e tramite consuntivo del Gruppo Regionale Verifica quantitativa: effettuata dal Settore Veterinario a fine anno Verifica qualitativa: da parte dei sistemi di controllo delle singole AA.SS.LL. Feedback: analisi del rischio scaturito dall’identificazione e dallo studio, da parte del Gruppo Regionale, delle eventuali positività |
Piano di monitoraggio sull'incidenza dell’IBR nei bovini (Piano di monitoraggio SEZ. 2.3.6.i del P.R.I.)
Macroarea: SANITA' ANIMALE
Settore: MALATTIE INFETTIVE
Tipologia dell'attività: 5 - Attività di controllo ufficiale a carattere regionale
Autorità competenti | Ruoli |
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| Programmazione dei controlli, individuazione delle procedure di controllo, individuazione e procedurizzazione delle positività e dell’adesione volontaria degli allevatori |
AC Locali: AA.SS.LL. – Servizi Veterinari | Pianificazione e svolgimento delle attività di controllo |
dettagli dell'attività | |
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categorizzazione degli eventuali rischi e modalità di applicazione delle categorie di rischio | Non prevista |
frequenza (o criteri per stabilire frequenza) | Ad ogni introduzione di bovini in allevamento |
luogo e momento del controllo | Produzione primaria |
metodi e tecniche | Campionamenti per analisi |
modalità rendicontazione, verifica e feedback | Rendicontazione: tramite IZSM ed O.E.R.V. Verifica quantitativa: effettuata dal Settore Veterinario semestrale Verifica qualitativa: da parte dei sistemi di controllo delle singole AA.SS.LL. Feedback: analisi del rischio scaturito dall’identificazione e dallo studio, da parte del Settore Veterinario e dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale veterinario, delle eventuali positività |
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