Primo Piano
Il Direttore del CNT Alessandro Nanni Costa sull'incidente avvenuto a Firenze
In riferimento all’incidente occorso all’Ospedale di Careggi, il Direttore del CNT Alessandro Nanni Costa ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
ANSA: "Errore Gravissimo, il primo in 40 anni. E' stato un errore umano, gravissimo quanto inevitabile, accaduto per la prima volta nei 40 anni di attività nel settore dei trapianti. L'errore e' avvenuto all'esterno delle procedure standardizzate, che sono messe in atto anche in questo caso".
"Sempre secondo quanto prevede la procedura di sicurezza prima del prelievo degli organi sono state eseguite le indagini strutturali (come radiografie ed ecografie) e gli esami di laboratorio, il cui obiettivo e' verificare la sicurezza del prelievo. Sono stati eseguiti anche gli esami del sangue, che avevano dato un esito positivo, alla luce del quale il prelievo non avrebbe dovuto essere fatto".
"Si e' verificato un errore umano gravissimo, del quale la stessa struttura ospedaliera si e' immediatamente assunta la responsabilità. I tre pazienti che hanno ricevuto il trapianto sono stati dichiarati ad alto rischio e sono stati già trattati. La speranza adesso è di mantenere il controllo della malattia, qualora abbiano contratto l'infezione".
"Non e' possibile impedire un errore umano. E' stato un errore talmente elementare, gravissimo ma non prevedibile, così raro che si e' manifestato una volta in 40 anni. Qualsiasi procedura in atto deve comprendere la trascrizione di qualcosa".
"Quello avvenuto a Firenze non può essere considerato il secondo errore avvenuto nei trapianti eseguiti in 40 anni di attività in Italia, e' opportuno evitare allarmismi. Nel caso della donna di Napoli l'autorità giudiziaria ha dimostrato in modo inequivocabile che la malattia della donna che ha ricevuto l'organo e quella del donatore erano diverse e che, di conseguenza, non c'e' stata trasmissione. Ma e' stato un errore che non ha avuto conseguenze".
"Il caso dell'ospedale di Careggi non e' certamente paragonabile a quello avvenuto nel 2002 a Napoli. Da allora il sistema di sorveglianza italiano si e' affermato come uno dei migliori del mondo, tanto da meritare, il 15 gennaio scorso, un articolo sulla rivista statunitense Trasplantation. Quello italiano e' uno dei sistemi più avanzati al mondo. Per questo e' opportuno evitare allarmismi che possano determinare un calo nelle donazioni".
ADN: "Un tragico errore umano, l'unico caso in quarant'anni di trapianti in Italia".
"Si tratta di un caso avvenuto dopo 40 anni in cui abbiamo realizzato circa 25mila trapianti. Un errore fatale, avvenuto all'interno di una procedura controllata, sicura, efficiente, e di cui i cittadini possono fidarsi ciecamente. Un sistema che viene messo in atto ogni volta seguendo delle Linee guida fondate su standard internazionali. E che, in questo tragico caso, ha mostrato anche di essere estremamente trasparente. Nessuno e' sfuggito davanti alle sue responsabilità, l'ospedale fiorentino ha immediatamente riconosciuto le sue colpe e ha attivato immediatamente le procedure virali e anafilattiche sui tre trapianti che hanno ricevuto gli organi della donna sieropositiva. Eppure il rischio che i tre pazienti contraggano il virus dell'Hiv è altissimo".
"Siamo attentissimi nel seguire le procedure di prelievo e trapianto degli organi. Gli esami sono affidabili e certi, tant'è che le analisi di laboratorio, nel caso di Firenze, avevano rilevato la presenza del virus dell'Hiv nella donatrice. Qui c'e' un errore umano, gravissimo, di lettura o trascrizione di un risultato per un altro".
"Le procedure non vanno cambiate perchè sono estremamente affidabili, e l'errore dell'ospedale di Careggi e' praticamente al di fuori del controllo che può essere attivato. Non e' dunque uno sbaglio di questo tipo che può mettere in crisi un intero sistema".
"Nell'iter che contraddistingue un intervento di trapianto, i medici devono infatti sincerarsi che il donatore non abbia delle malattie trasmissibili. I camici bianchi conducono dunque una serie di test che li portano ad escludere la presenza di queste patologie".
"Si tratta esattamente della procedura seguita al Careggi, ma per una svista gravissima ci troviamo a fare i conti con un caso che non ha precedenti. Un errore che, tuttavia, non deve far perdere fiducia ai cittadini in un sistema che funziona benissimo".