Il trapianto allogenico può avvenire solo nel momento in cui vi è una documentata compatibilità tra donatore e ricevente, questo per limitare al massimo il rischio di rigetto e di altre complicazioni che si possono manifestare dopo il trapianto (Graft versus Host Disease, GvHD). Il gruppo di geni che controlla il "riconoscimento" dei vari tessuti dell'organismo è definito Sistema HLA (Human Leucocyte Antigen).
I test detti di “tipizzazione tessutale o tipizzazione HLA” si utilizzano, in caso di trapianto, per stabilire la compatibilità tra donatore e ricevente e vengono effettuati in laboratori specializzati e accreditati a livello internazionale (come l’EFI, European Federation for Immunogenetics o l’ASHI, American Society for Histocompatibility and Immunogenetics).
Anche nel campo delle cellule staminali emopoietiche, così come in quello degli organi e tessuti, la qualità e la sicurezza dei processi sono fondamentali per la riuscita del trapianto.
All’interno di una Rete complessa, il Ministero della Salute, le Regioni e Province Autonome, con il supporto del Centro Nazionale Trapianti e del Centro Nazionale Sangue, per i rispettivi ambiti di competenza, hanno il compito di: