Quando
Il trapianto di cellule staminali emopoietiche può risultare la terapia salvavita per pazienti affetti da leucemie acute e croniche, linfomi di Hodgking e non Hodgkin, mielomi e malattie linfoproliferative croniche, aplasie midollari gravi, immunodeficienze, emoglobinopatie (talassemie e drepanocitosi), errori congeniti del metabolismo, malattie autoimmuni e tumori solidi.
La scelta della fonte di cellule staminali (midollari, periferiche o cordonali) è una scelta “clinica” che viene effettuata dal trapiantologo in base alle caratteristiche del paziente (tipo di malattia, fase di malattia, età, peso, tipologia del donatore disponibile). Per questo motivo è impossibile stabilire in assoluto quale effettivamente sia la “miglior fonte possibile di cellule”. Esistono tuttavia dei criteri che permettono di identificare per ogni singolo paziente, la fonte di staminali che in quel momento può comportare dei vantaggi in termini di risultato terapeutico.
Dai un voto a questa pagina: