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Dopo il trapianto

Il trapianto apre le porte ad una nuova vita. Infatti, chi prima dell’intervento conduceva una vita da malato, con fortissime limitazioni e incerte prospettive, potrà piano piano riprendere a guardare al futuro con fiducia, come dimostrano le statistiche sul reinserimento nella normale vita sociale del paziente trapiantato.

La terapia immunosoppressiva (mirata a prevenire il rigetto) ha inizio durante l'intervento chirurgico stesso e prosegue per tutta la vita del paziente trapiantato. Questi dovrà assumere quotidianamente dei farmaci in grado di inibire alcune funzioni del sistema immunitario che porterebbero al riconoscimento del nuovo organo come “non-self”, ossia non proprio, inducendo il rigetto. Tale terapia viene seguita in seguito a trapianto di organi, cellule e cornee. Il paziente trapiantato viene monitorato periodicamente, con maggior frequenza nel primo anno post-trapianto.

Per prevenire l’insorgere di prevenire e curare patologie metaboliche e cardiovascolari che spesso insorgono in seguito al trapianto a causa dei farmaci immunosoppressori, il trapiantato di organo può praticare attività fisica e adottare un corretto stile di vita. Alcune Associazioni di settore organizzano anche eventi sportivi cui partecipano i pazienti trapiantati e il Centro Nazionale Trapianti è promotore del progetto Trapianto…e adesso sport.








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